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Il piano cottura: quale scegliere?

Cucinare bene, non è solo una questione di abilità ma contano anche i supporti tecnici. Si può certamente cucinare meglio se in cucina si ha a disposizione un piano cottura che ci permetta di regolare con precisione la temperatura o di cuocere in modo uniforme, grazie ad una equilibrata distribuzione del calore.

Piano cottura a gas Hotpoint di Ariston nella versione da 75cm a 5 fuochi. La particolare tecnologia esclusiva e brevettata del bruciatore Direct Flame garantisce risultati di cottura eccellenti. Si tratta di un unico componente ultrapiatto che irradia la fiamma in verticale tramite 420 microfori. Si ottiene così una perfetta diffusione del calore in ogni punto della pentola, senza bruciature sui bordi, e una maggiore rapidità di cottura. La semplicità di pulizia è inoltre garantita dal trattamento Inox Diamond Clean.

Tuttavia in commercio esistono diversi tipi di piani cottura: a gas, a induzione e in vetro ceramica, ognuno con le sue caratteristiche più o meno conformi alle nostre esigenze. Per orientarsi nella scelta del piano cottura è opportuno analizzare i diversi aspetti, valutandone accuratamente i pro ed i contro.
Vediamoli insieme.

Anche le nostre abitudini culinarie, la nostra propensione alla cucina, oppure il tempo che abbiamo a disposizione, influenzano questa scelta indirizzandoci verso un sistema di cottura più vicino alle nostre esigenze.

Piani cottura a gas

Piano cottura a gas Electrolux nella versione da 60cm a 4 fuochi. I bruciatori nella disposizione CrossCook permettono di poter utilizzare più pentole contemporaneamente. La fiamma verticale presente su tutte e 4 le zone consente di avere tempi di cottura ridotti e di risparmiare energia. Le riglie in ghisa sono belle e resistenti. Sia il piano, sia la parte fissa dei bruciatori sono estremamente facili da pulire poiché non presentano incavi o sporgenze difficili da raggiungere.

Sono quelli più diffusi, tuttavia non sono tra i migliori in termini di consumo infatti hanno un una dispersione energetica di circa il 60% con un basso rendimento. Tra i contro dei vecchi piani a gas vi era l’alto rischio in caso di fughe di gas, pericolo scongiurato grazie ai moderni sistemi di sicurezza che arrestano la fuoriuscita del gas qualora la fiamma dovesse spegnersi.

Tra i pro dei piani cottura a gas vi è l’enorme versatilità, la grande diffusione, il costo mediamente più basso e la possibilità di utilizzare le pentole di qualsiasi materiale.

Piano cottura a gas di Franke con 4 fuochi in linea (1 tripla corona, 1 rapido, 1 semirapido ed 1 ausiliario) nelle dimensioni 118 x 41 cm. L’ideale per cucine ad isola o a penisola, sfrutta al massimo lo spazio, in quanto è possibile utilizzare tutti e 4 i fuochi contemporaneamente. E’ dotato di paracalore magnetico removibile. Il piano in cristallo nero (esiste anche nella variante bianca) con griglie in ghisa gli conferiscono design e carattere.

I piano cottura a gas sono inoltre i più facili ed intuitivi da utilizzare, forse perché sono quelli con cui quasi tutti noi abbiamo imparato a cucinare. Quindi è più facile trovarsi a proprio agio con il gas, modulando opportunamente la fiamma e quindi la temperatura di cottura. E’ anche vero che il calore della fiamma si disperde di più dell’energia elettrica ma i moderni bruciatori e le moderne tecnologie hanno implementato l’efficienza dei piani cottura a gas.

Un’altra osservazione da fare è quella che un piano cottura a gas costa meno di un piano ad induzione e che funziona anche in caso di blackout elettrico.

Piano cottura a gas Electrolux UltraFlat con profilo sottile da 5mm, nella versione a 5 fuochi da 75 cm. Dotato di un bruciatore SideWok a tripla corona specifico per rapide cotture Wok. Le griglie singole in ghisa sono resistenti e facili da pulire. Il piano Inox dall’estetica lineare EasyClean è facilissimo da pulire (disponibile anche nella variante Cristallo temprato).

I piani cottura in vetroceramica

Hanno un design pulito ed un rendimento leggermente maggiore di quelli a gas. Tra gli altri pregi vi è la facilità di pulizia mentre tra i contro vi è il sistema di funzionamento in quanto, la resistenza posta sotto al piano in vetroceramica necessita di un consumo piuttosto alto di elettricità per scaldare prima il piano e successivamente la pentola.

Questa tecnologia ha quindi un rendimento ancora troppo scarso. Inoltre se si sceglie un piano cottura in vetroceramica bisognerà prestare molta attenzione agli eventuali residui di cibo attaccati al piano, che ancora caldo, potrebbe bruciarli, creando potenziali ustioni e rendendo la pulizia molto più difficoltosa.

Piano cottura elettrico in vetroceramica Hotpoint con due zone di cottura radianti e spie di calore residuo. Grazie ai suoi 30cm può essere posizionato praticamente ovunque.

I piani cottura a induzione

Dal punto di vista del design, il piano cottura ad induzione è bellissimo: in vetroceramica, liscio, piatto, con i comandi touch sotto il vetro.

Facile da pulire, basta passare un panno umido, si alimenta con la corrente elettrica ed ha una bassissima dispersione di calore, che si irradia uniformemente su tutta la superficie della pentola.

Piano cottura a induzione Electrolux. Ultrapiatto in vetroceramica bianca è lineare e pulito, si integra perfettamente nel top. Il connubio perfetto di estetica e funzionalità.

L’induzione è il sistema attualmente più sicuro: a differenza del gas infatti, non ci sono fiamme che possano eventualmente sprigionarsi, e non c’è il rischio di possibili fughe di gas. Grazie alla particolare tecnologia, l’energia si trasforma in calore solo a contatto con la pentola, evitando rischi di ustione. Il piano cottura infatti rimane freddo, tranne che nel punto in cui poggia la pentola, azzerando il rischio d’incendio per distrazione e può quindi essere utilizzato anche come piano d’appoggio.

Il dispositivo di sicurezza inoltre, avverte l’utente se il piano cottura è ancora caldo a causa del calore residuo.

E’ un sistema ecologico: richiede una minore manutenzione ed il controllo della temperatura è molto accurato, grazie ai comodi display.

E’ anche vero che l’energia elettrica costa di più ma cucinando con un piano cottura ad induzione si riducono notevolmente i tempi di cottura, infatti, è l’ideale per chi è sempre di fretta ed ha poco tempo per dedicarsi ai fornelli.

Va notato, tuttavia, che l’utilizzo a piena potenza dell’induzione può richiedere un aumento della fornitura dell’energia elettrica soprattutto se si utilizzano contemporaneamente altri apparecchi elettrici. Un altro contro del piano cottura ad induzione è la necessità di procurarsi pentole in acciaio con alto contenuto ferroso, che si traduce spesso, nella sostituzione completa di tutte le nostre vecchie pentole. Non si possono infatti utilizzare pentole in alluminio, vetro, terracotta o ceramica, che normalmente utilizziamo, per cucinare piatti legati alla nostra traduzione.

Piano cottura a induzione Candy in vetroceramica nera. Le zone di cottura Adaptive e Twin Power offrono una grande flessibilità perché si possono utilizzare come un’unica zona di grandi dimensioni o come due indipendenti più piccole.

Il piano cottura ad induzione è il migliore in termini di efficienza, con un rendimento pari al 90%, è più green del piano cottura a gas grazie all’assenza dei emissioni nocive, ed è molto facile da pulire. A questi vantaggi si somma inoltre la maggiore sicurezza rispetto alle altre soluzioni, a scapito del maggiore costo d’acquisto.

Il piano ad induzione di Electrolux Infinite offre la massima libertà: si possono usare pentole di tutte le forme e misure. Il piano inoltre, non diventa mai incandescente quindi nemmeno il cibo potrà attaccarsi e per pulirlo basterà una semplice passata.

Indecisi tra induzione e gas? Continua a leggere e fai la scelta giusta.

Si può certamente cucinare meglio se in cucina si ha a disposizione un piano cottura che ci permetta di regolare con precisione la temperatura o di cuocere in modo uniforme, grazie ad una equilibrata distribuzione del calore.